Il territorio della Tuscia è ricco di luoghi nel quale il tempo sembra essersi fermato.
É quello che ho pensato quando ho visto per la prima volta Barbarano Romano, nella Tuscia viterbese, posto su un ripiano tufaceo dove la tranquillità e la serenità ancora oggi regnano sovrane.
Ho parcheggiato poco fuori dalle mura secolari dell’abitato, tutto addobbato a festa per celebrare la sua protettrice e patrona: Santa Barbara.
Ma prima di avvicinarmi ed entrare, mi sono fermato sul ponte per ammirare questo bel panorama, espressione della profonda armonia fra natura e uomo.
Attraversato l’arco di ingresso al paese vecchio, ho trovato degli scorci davvero deliziosi, con anziani e ragazzi che passeggiavano ammirando il piccolo corteo storico in onore della patrona e nel frattempo guardavano incuriositi un drone che volava sopra le loro teste per riprendere i momenti più importanti della processione.
Mi sono spostato dal caos paesano verso vicoli silenziosi pieni di piante curatissime e odori invitanti che uscivano dalle finestre e mi sono ritrovato lungo una discesa di sampietrini che mi hanno condotto ad uno degli antichi accessi della città.
Ho toccato quelle pietre, sono andato verso quella porta e mi sono ritrovato ad immaginare scene di vita di un tempo ormai andato, storie di amori e di intrighi, preziosi tesori di una memoria antica.
Per finire, mi sono inoltrato oltre la piazza dove sorgono il Comune e la Chiesa; pochi passi e davanti a me si è aperto questo spettacolo mozzafiato, il belvedere del paese con una vista spettacolare sulla meravigliosa natura circostante. Un luogo capace di rimetterti in pace con il mondo e con quanta bellezza e perfezione esso è capace ogni volta di regalare.